Stanotte ci ha lasciato Paolo Piffarerio, noto per essere il disegnatore di Alan Ford e il gruppo T.N.T., questo è il mio modestissimo omaggio...
lunedì 29 giugno 2015
domenica 28 giugno 2015
sabato 27 giugno 2015
giovedì 25 giugno 2015
martedì 23 giugno 2015
domenica 21 giugno 2015
venerdì 19 giugno 2015
giovedì 18 giugno 2015
mercoledì 17 giugno 2015
A Vieste, di solito, quando il maltempo viene dal mare è di particolare intensità, quindi conviene restare a casa a cucinare.
Mentre quando viene dalle colline del promontorio del Gargano, quasi sempre si disperde incontrando l'aria marina e quindi non c'è da preoccuparsi più di tanto e si può uscire a lavorare.
La saggezza popolare ha condensato tutto questo in una frase che ho rappresentato...
..ma a PULP non và giù...
Mentre quando viene dalle colline del promontorio del Gargano, quasi sempre si disperde incontrando l'aria marina e quindi non c'è da preoccuparsi più di tanto e si può uscire a lavorare.
La saggezza popolare ha condensato tutto questo in una frase che ho rappresentato...
..ma a PULP non và giù...
lunedì 15 giugno 2015
domenica 14 giugno 2015
sabato 13 giugno 2015
Chianca Amara
Adiacente alla Cattedrale di Vieste è da ricordare una roccia detta “la Chianca Amara”, monumento alla ferocia umana, su cui furono trucidati donne , vecchi e bambini il 18-21 luglio 1554 dalle orde del sanguinario pirata Turco Draguth Rais ( Draguth,o Torghud, Raiss Bassà, luogotenente dell’altrettanto tristemente noto Khair-ed-Sin, conosciuto in occidente come Barbarossa comandante dell’armata Turca di Solimano detto il Magnifico).La Storia della Chianca Amara
Fu il corsaro Draguth Rais “la Spada snudata dell’Islam” , già prigioniero del D’Oria (comandante della flotta Genovese) e disgraziamente da questi, per intercessione della moglie Peretta Usodimare, liberato, che infestò le coste dell’adriatico. Fu egli appunto che il 18-21 luglio del 1554 con le sue 70 galee sbarca a Vieste, i pirati irrompono durante una festa di paese, si consuma l’eccidio de la Chianca .Draguth Rais non arriva per una spedizione mirata, capita per caso in quel 18 Luglio 1554, spinto da una violenta tempesta.
Egli che non lasciava mai niente di intentato, non esita ad usare sistemi terribili pur di affermare la sua autorità.
Ancorate le 70 galee presso lo scoglio di S. Eugenia e alla punta del Corno fa sparare novecentosettanta colpi di cannone contro le mura della città e contro il Castello di Vieste.
La popolazione sorpresa e terrorizzata si rifugia nella Cattedrale e nel Castello e il Governatore trasmette subito la notizia alle autorità provinciali. Queste, però, operano con molta lentezza. Solo Nicolantonio Dentice, signore di Monte S. Angelo, accorre con un manipolo di uomini che ha a suo servizio ma rimane mortalmente ferito.
La tradizione vuole che la città fu cinta d’assedio e cadde solo per tradimento di un tal canonico Nerbis.
Abbattute le mura, i pirati si danno a saccheggiare case, a uccidere e rapire persone con inaudite efferatezze, specie nel luogo della Chianca Amara, ove, come vuole la tradizione, gli inabili, gli anziani, le donne, i bambini e i sacerdoti vengono trucidati, moltissimi vengono trascinati sulle navi con violenza gli uomini validi e le giovani donne per essere tratti in schiavitù o diventare oggetto di commercio.
Ma anche i feroci pirati non sono immortali e Draguth incontrò il suo destino a Malta, dove il 25 giugno del 1565, durante un assedio, fu trafitto a morte da una grossa scheggia di roccia che era stata sparata da una cannonata ed era rimbalzata verso di lui come un proiettile. Per fronteggiare simili scorrerie, nel 1566 furono costruite lungo la costa Garganica le torri di difesa,
che ancora oggi fanno da corona al mare cristallino di Vieste.
mercoledì 10 giugno 2015
martedì 9 giugno 2015
domenica 7 giugno 2015
venerdì 5 giugno 2015
giovedì 4 giugno 2015
mercoledì 3 giugno 2015
martedì 2 giugno 2015
lunedì 1 giugno 2015
A volte la saggezza popolare ha la capacità, con l'aiuto del nostro dialetto, di sintetizzare un concetto in una piccola frase.
Oggi ho sentito questa frase e ho sentito subito il bisogno di tramutarla in vignetta.
Esprime amaramente la triste realtà di quando nel momento del bisogno non c'è nessuno che ti aiuta, mentre quando si tratta di raccogliere il frutto del proprio lavoro sono tutti presenti per goderne.
....A domani....
Oggi ho sentito questa frase e ho sentito subito il bisogno di tramutarla in vignetta.
Esprime amaramente la triste realtà di quando nel momento del bisogno non c'è nessuno che ti aiuta, mentre quando si tratta di raccogliere il frutto del proprio lavoro sono tutti presenti per goderne.
....A domani....
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